Le vitamine idrosolubili fungono da coenzimi in diverse reazioni energetiche, per questo motivo, rivestono un ruolo chiave nei processi metabolici.
Vengono facilmente assorbite a livello intestinale e sono uniformemente distribuite nell’organismo. In questo articolo ci focalizzeremo su alcune di esse.
VITAMINA B1 – TIAMINA
Nonostante non apporti energia, ricopre un ruolo essenziale nel metabolismo energetico. La Tiamina funge da cofattore in reazioni implicate nella conversione di glucosio in energia; per questo motivo, una sua carenza, determina la comparsa di sintomi quali: ipoglicemia, astenia, debolezza, mancanza di concentrazione. Le principali fonti alimentari sono: legumi, germe di grano, frutta secca, carne e cereali integrali. Il suo fabbisogno è di 0.8 mg/die uomo, 1.1mg/die donna.
VITAMINA B9 – ACIDO FOLICO
È coinvolta nella differenziazione dei tessuti embrionali del feto e per questo motivo la sua integrazione è resa necessaria durante la gravidanza nel periodo perinatale. Livelli insufficienti di questa vitamina, infatti, ostacolano lo sviluppo del sistema nervoso centrale del feto (che si forma già dal primo mese di gestazione e che continua fino al primo anno di vita del bambino).
La malformazione consiste nella comparsa della spina bifida ed anencefalia (incompleto sviluppo del cervello). La B9 risulta altresì indispensabile per il mantenimento della fertilità sia femminile sia maschile, in quanto implicata nella produzione di ovuli e spermatozoi maturi, necessari nel processo di fecondazione. La sua assunzione dunque è raccomandata anche qualora si stia tentando di concepire. L’acido folico partecipa inoltre alla sintesi di DNA e alla replicazione cellulare: in assenza di questi processi sarebbe impossibile garantire il funzionamento dell’organismo. In aggiunta, l’acido folico esercita un’azione preventiva nei confronti delle patologie cardiovascolari, andando a partecipare allo smaltimento dell’omocisteina.
Fortunatamente, assumerla in quantità adeguate è generalmente semplice dal momento che questo microelemento è ampiamente diffuso in natura e presente in numerosi alimenti comunemente consumati nell’ambito di una dieta sana e bilanciata quali verdure a foglia verde, pomodori, cereali e legumi. La gravidanza e altre situazioni fisiologiche particolari potrebbero tuttavia ridurre il suo assorbimento con conseguente aumento del fabbisogno; per questo motivo è quindi necessario procedere con un’integrazione mirata.
Ricordiamo che, analogamente a tutte le vitamine idrosolubili, i folati sono estremamente termosensibili, motivo per il quale per preservarne le proprietà nutrizionali e ottenere il massimo apporto vitaminico, frutta e verdura vanno consumate il più possibile crude.
VITAMINA B12 o COBALAMINA
La vitamina b12 o cobalamina, insieme ai folati, permette la formazione e la maturazione dei globuli rossi; una sua carenza, determina una condizione nota come anemia perniciosa. Quest’ultima, al contrario dell’anemia sideropenica (caratterizzata da globuli rossi più piccoli a causa della mancanza di Ferro), è caratterizzata dalla presenza di globuli rossi dal volume notevole. La cobalamina inoltre, co-partecipa alla sintesi dell’acido desossiribonucleico (DNA) ed è un fattore essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso.
Le principali fonti di Vit. B12 sono prodotti di origine animale e per questo motivo, una sua carenza, viene riscontrata spesso in coloro i quali seguono un dieta vegana.
Altri fattori responsabili di una deplezione di Vit. B12 sono tutte quei disturbi o patologie che sono caratterizzate da una condizione di malassorbimento o dalla mancanza del “Fattore intrinseco”, proteina presente a livello della mucosa gastrica il cui ruolo è quello di guidare la vitamina fino al processo di assorbimento. Il suo fabbisogno è di circa 2 – 2,5 µg al giorno