A occhio di bue, frittata, bollite, strapazzate, a colazione o a cena; le uova rimangono sicuramente uno degli alimenti maggiormente apprezzati e consumati in tutto il mondo.
Il consumo delle uova è da sempre uno dei temi più dibattuti in ambito nutrizionale poiché, pur essendo ricche di sostanze nutritive, presentano elevati livelli di grassi e colesterolo; questo fa sì che il consumo delle stesse venga spesso erroneamente correlato all’aumentato rischio cardiovascolare.
Grazie alla sua composizione nutrizionale, l’uovo ci garantisce un notevole apporto di grassi buoni, proteine ad alto valore biologico (complete di tutti gli amminoacidi essenziali), Vitamina B12 e lecitine, che consentono di ottimizzare il panel lipidico.
Sebbene negli anni vari studi abbiano smentito la correlazione diretta tra consumo di uova e insorgenza di patologie cardiovascolari, questa rimane senz’altro una delle convinzioni più diffuse.
Seppur sia vero che le uova sono ricche di colesterolo, è altrettanto vero che il nostro organismo è in grado di regolare la sintesi endogena di colesterolo in base a quante ne assumiamo.
Inoltre, come per la gran parte degli alimenti, è importante contestualizzare il tutto in una dieta equilibrata.
Alla luce dei recenti studi possiamo quindi affermare che:
1) L’ipercolesterolemia non è tanto associata al consumo di uova ma è piuttosto influenzata negativamente dalla concomitante assunzione di zuccheri, farine raffinate e dalla sedentarietà;
2) Non esiste un limite massimo di assunzione di uova valido per tutti: un soggetto atletico, che si allena con costanza e mangia correttamente, non avrà lo stesso limite di una persona sedentaria, che conduce uno stile di vita scorretto.
Un altro fattore che ci invita a non eccedere con il consumo di uova è quello relativo al contenuto dei fattori di crescita. Questi ultimi sono proteine in grado di stimolare il ciclo cellulare, inducendone la proliferazione, il differenziamento e la maturazione. Qualora la proliferazione non venisse seguita da una fase di differenziamento, si ha l’insorgenza di un tumore, motivo per il quale è sempre bene non eccedere con i fattori di crescita, di cui ne sono ricchi i prodotti di origine animale.
Possiamo concludere dicendo che, piuttosto che soffermarsi sul quantitativo di uova che si può assumere, sarebbe meglio porre la nostra attenzione sullo stile di vita, curando la nostra dieta e facendo esercizio fisico. Dobbiamo inoltre assicurarci che le uova non provengano da allevamenti intensivi, cercando di prediligere dunque quelle provenienti da allevamenti biologici.